Mittwoch, 12. September 2012
Indirizzo di saluto in occasione della terza conferenza di partito di „Gegen die Strömung”
Alle forze orientate al comunismo scientifico di tutto il mondo
30 anni dopo la fondazione di „Gegen die Strömung" nel 1974, ora nel novembre/ dicembre 2004 si è tenuta la terza conferenza di partito.
Noi pensiamo, che in questi 30 anni si sono delineate tre caratteristiche o caratteri salienti che contraddistinguono la lotta e il lavoro di „Gegen die Strömung":
Come prima cosa fu ed é impiegato molto tempo ed energia, molto lavoro e lotta per ricostituire i nessi causali del movimento comunista mondiale a partire da Marx ed Engels, sulla Rivoluzione d’ottobre e il periodo di Lenin e Stalin contro il tradimento dei revisionisti moderni. Per mettere in risalto il „dibattito" con Marx, Engels, Lenin e Stalin sullo sfondo dei dibattiti ideologici e per rappresentare in maniera ferrea questa tradizione e continuità nei dibattiti attuali, anche al prezzo di un momentaneo isolamento.
Il lavoro veramente completo per garantire questa linea di continuità é una caratteristica essenziale del lavoro di „Gegen die Strömung", che non può essere sminuito ma che deve anzi essere rinforzato. Questo non è in alcun modo solo un’occasione teorica ma comporta soprattutto in collegamento con il legame stretto con gli avvenimenti di storia mondiale delle lotte comuniste, la convinzione solida di continuare questa strada e di non poter intraprendere alcuna „nuova " via, che non finisca nel revisionismo e nell’opportunismo.
Come seconda cosa noi abbiamo l’esigenza di produrre e di propagare nelle nostre fila i nessi causali tra la morale comunista e la disponibilità ad intervenire, tra l’odio per l’imperialismo tedesco e l’internazionalismo proletario. Facendo questo noi siamo coscienti della dimensione di lungo periodo dei nostri compiti, senza però, rispetto alle manovre d’inganno e d’odio della borghesia, cadere nel lamento piccolo borghese pseudo-radicale sul presunto e apparentemente insuperabile imborghesimento completo delle lavoratrici e dei lavoratori in Germania. Al contrario noi insistiamo decisamente e senza inchini a fronte della classe operaia, com’é oggi, che non posa esserci nessun’altra forza sociale rivoluzionaria se non la maggioranza della classe operaia; per quanto noi siamo molto coscienti del fatto, che proprio qui risiedano le difficoltà, che in Germania al problema di base del moderno revisionismo si aggiunge il veleno dello sciovinismo tedesco.
Come terza cosa l’intensificazione di un lavoro scientifico serio su base comunista per la distruzione dei miti borghesi imperialisti, falsificazioni storiche e crimini taciuti costituisce una caratteristica del lavoro di „Gegen die Strömung". Questo é ancora più urgente rispetto agli attacchi già esistenti e ancora da attendere rispetto alle già esistenti e future ondate di falsificazione della storia e di menzogne contro le quali noi dobbiamo essere attrezzati a seconda delle nostre possibilità, per rompere in maniera argomentata e convincente l’autorità dell’imperialismo tedesco.
* * *
Dopo la terza conferenza di partito del 1996,la prima conferenza di partito fu tenuta nel 1989, sono passati 8 anni, nei quali l’imperialismo tedesco dopo l’annessione della DDR pseudo-socialista continua ad avanzare sulla sua strada del militarismo e del revanscismo.
I Documenti della terza conferenza di partito analizzano inizialmente in una introduzione analizzando in retrospettiva i cambiamenti della situazione internazionale e della situazione in Germania negli ultimi 15 ma soprattutto negli ultimi 8 anni. Senza tacere o sminuire in termini disfattisti le azioni esistenti della resistenza internazionali e in Germania, il bilancio realistico é che a livello internazionale l’imperialismo mondiale é in forte avanzata, che il pericolo di guerra tra le grandi potenze imperialiste sta crescendo e che in particolare avanza l’imperialismo tedesco, militarismo e revanscismo a livello internazionale e nazionale.
La cosa che più risalta dal punto di vista internazionale nelle azioni dell’imperialismo tedesco, che dall’invasione in Iraq degli imperialisti statunitensi, in coalizione con gli imperialisti inglesi- in maniera crescente lavora a costituire delle alleanze in rivalità rispetto l’imperialismo USA, che cerca di dominare l’UE in maniera crescente e che sviluppa ampiamente in Oriente e in tutte le parti della terra le sue attività di grande potenza nel ruolo della „opposizione" contro l’imperialismo statunitense, e per questo anche in Germania cerca di assicurarsi con la propaganda revanscista il sostegno della propria popolazione, non senza successi. L’ imperialismo tedesco occupa con la sua Bundeswehr soprattutto in Jugoslavia e in Afghanistan del territorio straniero come se fosse una cosa ovvia. In tutta chiarezza va sottolineato e propagato con forza: „Il nemico principale è nel proprio paese!" (Karl Liebknecht).
In Germania l'imperialismo tedesco cerca di ingabbiare-non senza successo- nella tradizione della propaganda di Goebbels- la popolazione nella rete dell’ideologia della „razza padrona"-, mentre alternativamente o contemporaneamente vengono scatenate delle campagne, una volta contro la popolazione ebraica, una volta contro i Sinti e i Rom, poi contro i „Mussulmani", i Turchi o gli „Arabi", poi nuovamente contro le persone dalla pelle scura, qualche volta contro gli handicappati, o le persone orientate allo stesso sesso, poi di nuovo contro chi riceve il sussidio sociale o i senza tetto.
La deportazione assassina di oltre 30.000 persone dalla Germania l’anno, tra cui attivisti democratici e rivoluzionari, estradati verso gli stati che praticano la tortura, e la repressione assassina dell’immigrazione da parte della polizia di frontiera sono costate la vita a varie centinaia di persone negli ultimi 15 anni.
Anche se le repressioni statali, la fascistizzazione, rappresenta la caratteristica fondamentale, l’avanzata dei nazisti che agiscono in maniera aperta nelle strade e nei vari parlamenti parziali( i parlamenti dei Bundesländer) del Land significa per le iniziative di lotta contro i nazisti e le organizzazioni un pericolo diretto di tutte persone catalogate come „non tedesche" dai nazisti . Oltre 100 persone sono state assassinate per strada dai nazisti negli ultimi 15 anni.
Il movimento operaio che prendeva la parola in Germania, nel corso d’azioni significative che coinvolgevano decine di migliaia di persone, ha segnalato con scioperi prolungati e massicci, che l’unica forza, che veramente può contrapporsi all’imperialismo tedesco, é la classe operaia organizzata e cosciente nella lotta contro l’aristocrazia operaia. Ma divenne anche molto evidente la grande forza della dirigenza sindacale ben pagata, che continuava a riuscire ad imporre contro gli attivisti della classe operaia le manovre compromissorie e la rottura con la carota e il bastone.
Anche all’interno del movimento giovanile democratico e in parte orientato in termini rivoluzionari contro i nazisti, contro la deportazione, contro il militarismo e la politica bellicista dell’imperialismo tedesco, le forze revisioniste, trotzkiste e anarchiche autonome con una concezione comune dell’antistalinismo/anticomunismo esercitano ancora un notevole influsso, che deve essere rotto.
Partendo da questi sviluppi la terza conferenza di partito ha decretato con una dichiarazione di base e delle tesi puntate sulla linea politica ed ideologica e una linea chiara per la costruzione del partito comunista, lo scontro ideologico offensivo da cercare, di portare avanti il rafforzamento delle proprie file e di cercare in maniera offensiva lo scontro con gli attivisti nel movimento operaio e nel movimento giovanile democratico e rivoluzionario.
Già prima della terza conferenza del partito é posta una base con degli studi completi teorici per quest’iniziativa:
Contro l’anticomunismo e l’antistalinismo „Gegen die Strömung" pubblicava nell’organo teorico „ROT FRONT" uno studio completo sulla vita e l’opera di Stalin come pure una presentazione delle „Caratteristiche fondamentali della società comunista " rispetto alle idee teoriche e ai commenti di Marx, Engels, Lenin e Stalin. Per la fondazione della ulteriormente necessaria ed indispensabile lotta contro il revisionismo moderno, il nemico principale del movimento comunista, fu pubblicato uno studio completo sulla „polemica" del PC di China contro il XX. Congresso del PCUS, la sua direzione sostanzialmente corretta, ma anche sulle sue insufficienze ed errori. Questo lavoro completo é in collegamento con la valutazione in due tomi dell’opera di Mao Tse-tung, che difende contro le diffamazioni revisioniste, ma viene anche analizzata in maniera completamente critica (in particolare nel periodo temporale tra il 1955 e il 1965).
Progressi nel lavoro teorico sulla storia del Partito Comunista in Germania sorsero anche a partire dall’analisi della fondazione della KPD nel 1918, della SED nel 1946, ma anche della fase difficile della lotta della KPD tra il 1929 e il 1933.
Ugualmente furono presentati nei volantini mensili degli studi intensivi sulla storia della guerra imperialista dell’imperialismo tedesco durante l’aggressione all’Unione sovietica socialista e una chiara analisi dei crimini dell’imperialismo tedesco nella prima guerra mondiale come delle guerre coloniali in Cina e in Africa prima della prima guerra mondiale.
Com’è comprensibile, la posizione all’interno della Germania rispetto al genocidio nazista del nazi-fascismo tedesco nei confronti della popolazione ebraica e di Sinti e Rom svolge un ruolo importante. La campagna d’illuminazione in quest’aspetto della lotta contro l’imperialismo tedesco e i suoi collaboratori opportunisti comprendeva la necessità di analizzare e combattere la crescente propaganda antisemita. Le campagne d’odio antisemite contro „gli Ebrei" e Israele sono state accentuate in Germania. „Gegen die Strömung" ha argomentato a proposito in maniera differenziata in due prese di posizione sia contro l’antisemitismo sia contro la strumentalizzazione della „accusa" contro Israele, in cui esiste il diritto d’esistenza dello stato d’Israele, in cui esiste ed esisteva la politica criminale della classe dominante d’Israele e come la popolazione palestinese si faccia dominare sempre più da forze filo-imperialiste e reazionarie, anzi apertamente antisemite come Hamas, Jihad o gli Hezbollah, mentre l’OLP con la politica delle alleanze con queste forze, fondata su errori fondamentali dalla sua fondazione, ha ulteriormente perso potenzialità democratiche e progressiste.
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La dichiarazione fondamentale programmatica ora esposta dalla terza conferenza di partito si basa sui documenti programmatici fondamentali del movimento mondiale comunista:
• il „Manifesto del Partito comunista del 1848"
• il„Programma del Partito Comunista di Russia (Bolscevichi)" del 1919 e
• il „Programma dell’Internazionale" Comunista del 1928.
Il punto nodale della rielaborazione di questi documenti in un documento unitario si basava, rispetto allo sviluppo revisionista controrivoluzionario nei paesi ex-socialisti, nell’elaborazione esaustiva delle caratteristiche della società comunista da una parte e le caratteristiche della dittatura del proletariato come accentuazione avanzata della lotta di classe nell’allargamento della democrazia socialista dall’altra.
Nei Documenti programmatici (Tesi)sulla linea politica e sulle questioni dell’internazionalismo proletario si pone l’accento fondamentale dei documenti della terza conferenza di partito sulla chiara rielaborazione della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di un paese come la Germania, di una grande potenza imperialista e di un focolaio autonomo di guerra imperialista, per la modesta, non prorompente collegamento internazionalista proletario con tutti i settori del proletariato mondiale e l’alleanza con i popoli oppressi, per la solidarietà pratica, soprattutto con le masse in lotta dei paesi che sono sfruttati ed oppressi dall’imperialismo tedesco. In questo viene ideologicamente attaccata e smascherata la combinazione dello sciovinismo europeo con lo sciovinismo tedesco, e come l’imperialismo diffonda a seconda delle fasi con diverse manovre, soprattutto le sue varianti dell’ideologia tedesca della “razza padrona” tra la popolazione. L’analisi realistica delle lotte positive in tutto il mondo comprende anche l’analisi di un enorme ritardo del fattore soggettivo, una grande debolezza delle forze comunista che agiscono a livello internazionale.
Nella seconda parte dei Documenti programmatici (Tesi) „Morte all’imperialismo, militarismo e revanscismo tedesco " viene inizialmente presentata la preistoria dell’imperialismo tedesco- rivalutando le analisi di Marx, Engels, Lenin e Stalin – indirizzata contro le falsificazioni della storia revisioniste-scioviniste, per poi riassumere senza fronzoli la storia dei crimini dell'imperialismo tedesco fino ad oggi.
Ma la grande quantità dei compiti nella lotta conseguentemente democratica e nella lotta conseguentemente sindacale contro l'imperialismo tedesco deve venire subordinata, così la conclusione decisiva di questa parte, anche nella lotta contro l'anticomunismo alla preparazione ed esecuzione della rivoluzione proletaria per non sprofondare nel riformismo e nel revisionismo.
Su questa base sono in seguito esposti nella terza parte dei Documenti programmatici (Tesi) „La via fondamentale della rivoluzione socialista nella Germania imperialista " il significato decisivo dell'egemonia del proletariato, il significato differenziato dei suoi alleati nelle varie fasi della rivoluzione come il ruolo pericoloso dell’aristocrazia operaia. Con tutta la necessità dell’analisi di classe come anche di punti di vista economici della massa lavoratrici in Germania- sulla base di una strategia e di una tattica giusta, è decisiva – però in sostanza la lotta di classe, quali parti dei potenziali alleati, soprattutto nelle campagne, possano veramente essere conquistati o neutralizzati.
In questo campo la questione dell’insurrezione armata preparata autonomamente svolge un ruolo chiave.
Analisi di tutte le esperienze precedenti d’insurrezioni condotte in termini comunisti diviene chiara, così le tesi, secondo cui le forze armate dell'imperialismo tedesco devono essere completamente abbattute, nella maggior parte non possono esser vinte o neutralizzate, dal momento che si tratta di truppe o d’unità d’elite. Solamente la classe operaia che si arma sistematicamente nelle lotte militanti potrà veramente conquistare la vittoria nella lotta armata , nella lotta principalmente contro le concezioni revisioniste, ma anche contro le concezioni moralmente comprensibili , ma politicamente ed ideologicamente da condannare del terrore individuale.
Nella lotta per la preparazione della rivoluzione proletaria della insurrezione armata,é, così recitano le Tesi,
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